Difficoltà: facile

Dislivello in salita: percorso intercomunale ad anello

Partenza: e’ possibile da ogni centro abitato dei Comuni di
Monterosso e Pradleves

Arrivo: Il percorso e’ modulabile a seconda dell’interesse e della disponibilita’
di tempo a disposizione

Punti acqua sul percorso: sono quasi in tutte le borgate attraversate e sono
indicati sulla cartina a disposizione presso “Beico” al Filatoio di Caraglio e nelle
edicole locali

Descrizione:

La Cevitou si è impegnata dall’autunno ’92 nella realizzazione di un sentiero intercomunale,
“La Curnis” che presenta l’idea dell’ecomuseo “Terra del Castelmagno” recentemente istituito dalla Regione Piemonte.

L’itinerario si sviluppa nei comuni di Pradleves e Monterosso Grana percorrendo una
vasta zona di media e alta montagna: ha un’estensione di circa 45 Km alla quota media
di 1000 m.

E’ un anello a cui si può accedere dai centri dei due comuni, anche se la
partenza è prevista da Monterosso (730 m).

Attraverso 52 frazioni, per la maggior parte abitate solo in certi periodi, il sentiero da Monterosso si porta sulla sinistra orografica
della valle, fino ad oltrepassare il torrente Grana ai confini con il comune di Castelmagno.

Sul versante opposto il tracciato prende quota, toccando 1370 m sul colle Saret de
l’Eschaleto; continua poi fino al Crest de la Coumbeto, da dove prosegue nel vallone
di San Pietro, di Frise e della Coumboscuro.

Da qui, l’anello si richiude scendendo a Monterosso.

E’ segnalato con cartelli, vernice gialla e rossa ed è rappresentato sulla
cartina “Valli Grana Maira Stura” dell’IGC.

Nell’estate ’95 è uscita la cartina-guida che prende il nome dal sentiero, con tracciato e ragguagli sui luoghi
quali un rifugio in località Rousec (Pradleves).

Con La Curnis vogliamo far conoscere e apprezzare le opere realizzate dall’uomo in secoli di faticoso lavoro.

Lungo il cammino, tra i soleggiati pascoli e gli umidi boschi di castagni e faggi, spiccano le opere di chi
abitava la montagna: i muri a secco, i terrazzamenti, le sorgenti trasformate in fontane
dalle acque freschissime, le case di pietra con i balconi di legno, i piloni e le piccole
cappelle.

Ogni anno la sua manutenzione impegna notevolmente: occorre ripulire la sede
dei sentieri dall’invadenza della vegetazione, da rami e da alberi caduti che ostacolano
il passaggio e segnalare nuovamente alcuni tratti.

La Curnis è l’ideale per una gita di escursionismo o per una semplice passeggiata.